Benvenuto! Con questo articolo andremo insieme a vedere come sono andati i mercati nel mese di maggio e analizzeremo insieme in quale fase del ciclo economico si trovano le principali economie del mondo al fine di capire quali sono le attese di crescita delle stesse.
Come sono andati i mercati in questo mese?
Il contenuto del mese è leggermente più tecnico del solito ed è finalizzato a far comprendere l’importanza, in questa fase, della diversificazione geografica oltre che della diversificazione per asset class, elemento di fondamentale importanza in un portafoglio efficiente.
Andiamo con ordine e come al solito facciamo il solito recap mensile.
Azionario
S&P500: +4,32% (LINEA BLU)
FTSE MIB: +2,11% (LINEA VERDE)
DAX (30 titoli tedeschi a maggior capitalizzazione): +3,35% (LINEA ROSSA)
NASDAQ: +7,25% (LINEA ARANCIONE)
L’azionario statunitense ed europeo hanno fatto registrare un mese di maggio in rialzo, rimbalzando dai cali fatti registrare nel mese di aprile. A trainare la ripresa dell’azionario sono state le trimestrali molto positive e le guidance al di sopra delle attese da parte delle principali aziende statunitensi ed europee.
Obbligazionario
GOVERNATIVO USA SCADENZA 20+: 1,44% (LINEA BLU)
BTP10 ANNI: -0,62% (LINEA ARANCIONE)
BTP SCADENZA 1-3 ANNI: +0,10% (LINEA VERDE)
GOVERNATIVO USA SCADENZA 1-3 ANNI: -0,99% (LINEA ROSSA)
Lato obbligazionario nel mese di maggio non si sono viste oscillazioni particolari, con i bond governativi USA a lunga duration che hanno visto crescere decisamente le proprie quotazioni nella prima metà del mese di maggio salvo poi ritracciare nella seconda metà del mese in seguito a dati su inflazione e indice dei prezzi alla produzione al di sopra delle aspettative. La parte a breve della curva dei tassi statunitensi si è portata verso l’alto con un mercato che sta prezzando una politica monetaria ancora restrittiva da parte della FED, scontando un potenziale taglio dei tassi a novembre o dicembre.
Materie prime
GAS NATURALE: -0,94% (LINEA VERDE)
ORO: +4,02% (LINEA BLU)
PETROLIO: -0,51% (LINEA ARANCIONE)
Sul fronte delle materie prime il gas naturale ha fatto registrare un mese di maggio in decisa crescita con oro e petrolio che hanno chiuso il mese con oscillazioni poco significative.
Cos’è successo sui mercati questo mese?
Il mese di maggio si è caratterizzato per un rimbalzo dopo i cali di aprile: le trimestrali positive delle Big Tech hanno trainato la crescita dei principali indici azionari globali con lo S&P500 che ha raggiunto nuovi massimi storici nella seconda metà del mese di maggio per poi ritracciare leggermente nella seconda metà del mese.
Questo mese sono stati rilasciati dati macroeconomici contrastanti da parte delle principali economie del mondo, dati che hanno confermato la difficile sfida per BCE e FED nel perseguire gli obiettivi del proprio mandato, con l’inflazione che resta appiccicosa in entrambe le economie.
Scopo di questo approfondimento è comprendere in quale fase del ciclo economico si trovano le principali economie del globo al fine di capire cosa attenderci nel breve-medio periodo in termini di crescita economica e andamento dei mercati azionari.
Andiamo con ordine: cos’è il ciclo economico e quali sono le principali fasi?
Il ciclo economico è definito da un alternarsi di fasi che si manifestano in successione: crisi, depressione, ripresa ed espansione dove il periodo che intercorre tra due crisi viene definito appunto ciclo economico.
Non esiste una durata precisa e definita del ciclo economico che può variare a seconda dei fattori esogeni ed endogeni di un’economia. In generale, come suggerisce il nome, la fase di crisi è una fase dove si raggiunge la conclusione di un ciclo economico e va a segnare l’avvio di un nuovo ciclo; tale fase è seguita dalla recessione (o depressione), fase in cui l’economia di un Paese è comunque segnata dalla fase precedente fa registrare tassi di crescita del PIL negativi. La recessione è seguita dalla fase di ripresa e successivamente dalla fase dell’espansione, situazione in cui l’economia di un Paese raggiunge tassi di crescita importanti fino al sopraggiungere della crisi successiva.
Comprese le fasi che caratterizzano un ciclo economico giova ricordare come il ciclo economico di un Paese possa essere influenzato dalla politica monetaria e dalla politica fiscale che lo stesso mette in campo: l’incrocio tra andamento del ciclo economico e politica monetaria (espansiva o restrittiva) in essere in un Paese ci permette di capire quali sono le attese circa l’andamento di ogni asset class che compone un portafoglio efficiente.
Per capire in che fase del ciclo economico si trovino le principali economie del mondo ci viene in aiuto il grafico 1, frutto dell’elaborazione di New York Life Investments.
Grafico 1 – In quale fase del ciclo economico si trovano le principali economie del mondo?
Fonte: New York Life Investments Global Market Strategy, April 2024
Come mostrato dal grafico, le principali economie del mondo stanno attraversando fasi diametralmente opposte del ciclo economico, evidenza di come le politiche messe in campo post crisi del 2020 siano state differenti e abbiano portato i Paesi del mondo a tassi di crescita e inflazione diversi tra di loro.
La società di gestione New York Life Investments vede la maggior parte delle economie dei mercati emergenti in fase di ripresa economica nonostante il rallentamento del commercio globale e una crescita dell’azionario dei Paesi emergenti al di sotto di quella fatta registrare dall’azionario dei Paesi occidentali.
La Cina potrebbe trovarsi all’inizio di una fase di rallentamento economico, variabile che dovrebbe indurre la banca centrale cinese ad essere più espansiva considerato il basso tasso di inflazione del Paese dove una politica monetaria espansiva potrebbe essere un catalizzatore positivo per l’azionario cinese nel medio periodo.
Lato Stati Uniti e Area Euro la fase del ciclo economico che si sta attraversando è pressoché la medesima: la politica monetaria ultra-espansiva post crisi Covid e il supporto a sostegno dell’economia da parte dei Paesi anche da un punto di vista fiscale ha condotto USA e Area Euro a lottare con forti pressioni inflazionistiche, arginate con importanti rialzi dei tassi; tassi di interesse alti per potenzialmente un periodo di tempo prolungato potrebbero portare ad una recessione nel breve-medio periodo (specialmente nell’Area Euro). Se ad una fase di rallentamento della crescita seguirà anche il rallentamento dell’inflazione si potrebbe tornare ad una politica monetaria espansiva, con conseguenze potenzialmente positive sull’azionario europeo e statunitense.
Lato Giappone invece la situazione di recessione è stata lieve con il Paese che si sta trovando all’inizio di una lenta fase di ripresa. Il Giappone sta attraversando importanti cambiamenti strutturali, con lo yen che si è indebolito nei confronti del dollaro con il cambio USD/JPY che ha raggiunto quota 160 a fine aprile (grafico 2).
Grafico 2 – L’andamento del cambio USD/JPY negli ultimi 5 anni
Fonte: Yahoo Finance
Nonostante politiche monetarie e fiscali coordinate e sincronizzate messe in atto dalle principali economie del mondo tra il 2020 ed il 2021 per fronteggiare la crisi pandemica, l’andamento del ciclo economico negli anni post Covid non è stato altrettanto sincronizzato con molti stati (Europa e Stati Uniti su tutti) che stanno attraversando una fase di inflazione sopra il livello target e rallentamento della crescita.
3. Cosa possiamo imparare dagli avvenimenti di questo mese?
I differenti tassi di crescita attesa delle varie economie del globo congiuntamente alla fase del ciclo monetario attraversata da ogni Paese sono in grado di fornirci importanti indicazioni circa l’andamento atteso dell’azionario dei principali Paesi del mondo.
Considerando i differenti tassi di crescita economica attesi delle principali economie del mondo, ad oggi la diversificazione geografica lato azionario rappresenta un importante tassello per la strutturazione di un portafoglio efficiente.
Nota bene, lo ribadisco in calce a questo approfondimento: la crescita o la decrescita economica di un Paese non sono sinonimo di crescita o decrescita dell’azionario domestico di quel Paese; fondamentale è considerare lo stato di crescita/decrescita economica congiuntamente alla fase del ciclo monetario che il Paese sta attraversando al fine di comprendere le attese per l’azionario del Paese.
I prossimi mesi saranno molto importanti per l’economia europea e l’economia americana e i dati macroeconomici sul fronte dell’inflazione saranno da leggere con grande attenzione al fine di comprendere come potrebbero muoversi nel breve-medio periodo le banche centrali.